terapie: linfodrenaggio manuale

Ad aprile sono stata per una settimana nella Földiklinik di Hinterzarten (ved. il link nell'elenco qui a destra), che si trova nella Foresta Nera, a 30 Km da Friburgo, dove ho fatto un aggiornamento sul trattamento di linfodrenaggio. È stato un soggiorno utilissimo anche perché sono venuta a sapere che i pazienti italiani che soffrono di un linfedema grave possono richiedere, compilando il modulo E-112, di fare un ciclo di trattamento presso questa clinica, a spese del Servizio Sanitario Nazionale Italiano, dato che in Italia non esiste una struttura come questa. Infatti nella clinica Földi ho incontrato molti pazienti italiani, che venivano da Sondrio per es. o da Messina, molti terapisti tedeschi che parlano italiano (vista la grande affluenza dal nostro Paese)e la dott.ssa Yung che parla correntemente italiano e tiene corsi nel Nord Italia.
E-Mail: foeldi@foeldiklinik.de

fisioterapia e movimento

Di solito non pensiamo al nostro corpo perché quando stiamo bene non lo sentiamo. In caso di mal di schiena o di qualche altra patologia particolarmente dolorosa cerchiamo in ogni modo di muoverci il meno possibile, per evitare di sentire dolori fastidiosi. Così facendo dimentichiamo che il nostro corpo è fondamentalmente una superficie ricca di recettori sensoriali che il movimento consente di orientare nello spazio. Con l’immobilità riduciamo notevolmente le capacità percettive del nostro corpo.
Alcune moderne teorie neurofisiologiche spiegano il dolore come la risposta del sistema nervoso centrale (SNC) ad informazioni poco attendibili (a confronto di quelle che il cervello ha memorizzato in precedenza), provenienti dalla periferia. Poco attendibile per il SNC risulterebbe anche l’informazione “movimento assente o notevolemente ridotto”, che quindi andrebbe ad incentivare il meccanismo del dolore.
Se consideriamo inoltre il fatto che non esiste la postura perfetta e che ognuno di noi trova la propria in modo assolutamente individuale, vorrei consigliare a chi desidera svolgere un’attività fisica di non restringere la scelta allo sport ma di guardare anche alla danza, alla ginnastica Feldenkrais (che punta molto sulla percezione del movimento), al teatro ed al canto.

Bill T. Jones - Blind Date


Nouvelle Vague - Dance with me


Jiri Kylian "Sleepless" first pas-de-deux


Nouvelle Vague - This Is Not A Love Song


Sacred Monsters by Sylvie Guillem, Akram Khan, Lim Hwai Min

fisioterapia e prevenzione

Anche nel caso di un semplice mal di schiena, una tra le patologie più frequenti e recidivanti, è importante che il paziente adotti fin da subito posture e passaggi di postura corretti (prevenzione secondaria). Alla fine del ciclo di trattamento, quando il paziente dovrebbe essere in grado di distinguere i comportamenti che giovano al mantenimento del suo stato di salute e quelli che lo danneggiano, chiedo sempre di continuare a praticare a casa gli esercizi che ha imparato nel corso del trattamento (prevenzione terziaria). La mia richiesta ha anche un secondo scopo, vale a dire renderlo attivo nella diffusione della prevenzione primaria di questa patologia all’interno del nucleo familiare (per es. nei confronti del coniuge, del partner, dei figli adolescenti, dei nonni….), promuovendo l’uso di posture e movimenti che tutelano la fisiologia e l’anatomia della colonna vertebrale. Un suggerimento: annotatevi questi termini... magari nell’agenda telefonica sotto la “P”:
prevenzione primaria=modificazione dei comportamenti potenzialmente responsabili dello sviluppo di una patologia;
prevenzione secondaria=modificazione dei comportamenti potenzialmente responsabili dell’evoluzione di una patologia;
prevenzione terziaria=modificazione dei comportamenti potenzialmente responsabili della ricaduta in una patologia.



20 minuti di fisioterapia tutti i giorni

Ognuno si lamenta di non avere tempo a sufficienza per svolgere con regolarità un’atttività fisica. L’agenda settimanale è così satura di impegni familiari e lavorativi fin dal lunedì, che si fa fatica ad organizzare un aperitivo con gli amici....figuriamoci poi un po’ di fisioterapia!
Capita così che il nostro corpo, trascurato per lungo tempo, ci mandi poi, tutti in una volta, degli stimoli dolorosi (visto che i segnali che denotavano un semplice malessere non li abbiamo presi sul serio).
Alcuni (pochi), si rivolgono al medico o al fisioterapista per gli accertamenti del caso. Altri (i più), convivono con il dolore e se, per esempio, fa male girare il collo a destra, evitano di girarlo da quella parte (sto esagerando ma aiuta a rendere l’idea!), se fa male portare il braccio dietro la schiena, non portano più quello ma solo l’altro, e così via....
Le conseguenze di questo processo di adattamento sono evidenti a tutti.
L'alternativa a tutto questo esiste. E non richiede molto tempo. Bastano anche 20-30 min. tutti i giorni, divisi in 10-15 min. la mattina e 10-15 min. il pomeriggio..... o la sera.


fisioterapia e brevi racconti

qui i pazienti possono raccontare sia le loro impressioni sul trattamento presso muovi.it sia i loro commenti sulla fisioterapia (restando anonimi o, se lo desiderano, usando il loro nome); non è obbligatorio usare l'italiano, se la lingua madre è un'altra.
Spunti possibili per un racconto:
- la percezione di un corpo dolente e di un corpo sano
- quali esperienze di fisioterapia conosco
- la fisioterapia presso muovi.it
- la fisioterapia e l'esercizio fisico in palestra
- la prevenzione a casa e nelle attività quotidiane
- i miei consigli agli altri pazienti
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il fisioterapista come tutor: esercizi da fare a casa

gli esercizi da fare a casa aiutano a prolungare nel tempo i benefici del trattamento, prevengono le ricadute, sono utili per relazionarsi con un corpo che fa male (o ha fatto male) ed è sentito quasi come una presenza ingombrante.... estranea. In questa fase il paziente è stimolato a procedere autonomamente, anche se periodicamente può rivolgersi al suo fisioterapista per fare il punto della situazione. A casa propria il paziente introduce gli altri familiari alla pratica di posture e movimenti corretti, facendo in tal modo opera di prevenzione.




fisioterapia e comunicazione: le illustrazioni

curare la comunicazione con il paziente utilizzando le immagini e i programmi di esercizi illustrati è indispensabile per farlo diventare partner attivo del progetto riabilitativo. In questo modo si sente seguito anche a distanza e può mostrare agli altri specialisti del team riabilitativo il suo programma di esercizi. L'illustrazione intende stimolare la creatività del paziente e invogliarlo a sperimentare il movimento nella vita quotidiana



relazione con il paziente

dare al paziente un ruolo attivo all'interno del progetto terapeutico, informarlo degli obettivi del trattamento a breve e lungo termine, richiedere la sua collaborazione nell'attuazione del programma terapeutico, sia nella vita quotidiana che in quella lavorativa




fisioterapia a casa propria: una palestra a portata di mano

non occorre molto spazio, in certi casi basta solo un tappetino (per gli esercizi a terra), uno stipite (per lo stretching degli arti superiori), una porta chiusa (per lo stretching della colonna o degli arti inferiori) e degli abiti comodi, in altri un pallone da ginnastica, un elastico a resistenza variabile e dei pesetti; a casa si può fare ginnastica insieme a degli amici, oppure con i figli o con la/il compagna/o e non si perde tempo per gli spostamenti; si può chiedere ad un fisioterapista di supervisionare e di aggiornare periodicamente gli esercizi eseguiti dal gruppo familiare o di amici.....


fisioterapia e trattamenti individuali

ci vuole un po' di tempo e tanta pazienza per relazionarsi con un corpo che fa male, senza temere di fare qualcosa di sbagliato, per conoscere i propri punti deboli, sperimentare movimenti utili ed evitare quelli dannosi; solo dopo e non PRIMA di aver acquisito queste conoscenze si sarà pronti ad affrontare altri tipi di attività, sia sportive che ludiche (la danza per es., perché ci si pensa così poco?) ed altri tipi di ginnastiche, da pilates a feldenkrais alle ginnastiche dolci, perché si saprà distinguere tra un movimento utile e uno "a rischio"